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On line l’ultimo numero di “ComuNiCAre”, la newsletter del CNCA

Le prese di posizione, le attività e gli eventi della Federazione

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Numero 42 / Dicembre 2012 

In questo numero:

• Dal CNCA
• Dal Terzo settore
• Appuntamenti
Da “Redattore sociale”

DAL CNCA 

30 anni di CNCA
Sono state giornate davvero belle e partecipate quelle che abbiamo vissuto a Firenze dal 13 al 15 dicembre scorso, per festeggiare i 30 anni dalla fondazione del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). Una storia fatta di condivisione, tutela dei diritti, azioni di denuncia e partecipazione politica. Di aiuto e vicinanza ai soggetti più deboli, ma anche di creazione di inedite forme di impegno sociale e di nuovi legami comunitari. E di una fede incarnata nei mutamenti sociali e nelle situazioni di ingiustizia, che interpella i cristiani a partire “dalla strada”, dal povero in carne e ossa, dal suo volto e dalla sua condizione. L’Assemblea del Trentennale è servita non per ricordare, con nostalgia, il passato della Federazione, ma per ri-trovare il senso e l’alfabeto di un nuovo impegno di cambiamento e di solidarietà, per “rompere i recinti” – questo lo slogan dell’incontro – che dividono spesso persone e organizzazioni che potrebbero, invece, collaborare a costruire un futuro diverso. Abbiamo constatato a Firenze che, seppur umiliato e fiaccato da decisioni politiche e amministrative miopi e sbagliate, il terzo settore non è crollato, anzi tantissimi operatori e volontari – a cominciare dagli oltre 200 partecipanti all’Assemblea – continuano a esprimere un desiderio di trasformazione, sono pronti a darsi da fare in prima persona per un nuovo progetto di società e di economia, mettendo al centro i diritti delle persone. Noi ci siamo, per cambiare questo Paese, ma le forze politiche devono battere un colpo e dire chiaramente se i desideri e i progetti della cittadinanza attiva avranno considerazione e peso nei loro programmi e nelle loro battaglie.
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Guarda sulla home page del CNCA, in alto, i video dell’Assemblea (altri ne saranno caricati nei prossimi giorni).
Guarda sulla pagina Facebook della Federazione le foto dell’evento

“Year Book 2012”: i nomi, i recapiti e i dati del CNCA
In occasione dell’Assemblea del Trentennale è stato presentato lo “Year Book 2012”, una pubblicazione che contiene numerose informazioni sulla Federazione: la sua storia, da chi è composta, qual è il gruppo dirigente, come è organizzata, quali sono le risorse umane e materiali che sostengono le attività dei gruppi associati. Oggi il CNCA può contare su 255 organizzazioni aderenti, 152mila persone e 19mila famiglie contattate in un anno, 15mila operatori e volontari, 6.799 unità di offerta di servizi, 160 comunità terapeutiche che assistono 1.500 persone tossicodipendenti. Le informazioni sono state raccolte tra marzo 2011 e giugno 2012, attraverso la compilazione on line di un lungo e articolato questionario (con 220 item), cui ha risposto buona parte dei gruppi associati (82%). Completa il volume una sezione di allegati con i recapiti, gli organi della Federazione, i documenti costitutivi, una anagrafica dei gruppi aderenti, con riferimento ai loro principali ambiti di intervento, e le pubblicazioni più importanti.
Scarica lo “Year Book 2012”

“Un’altra Agenda” disponibile ora in una nuova veste grafica
In vista delle prossime elezioni politiche, la Federazione ha condiviso un documento di temi e proposte da sottoporre al mondo delle istituzioni, della politica, del terzo settore, dell’economia. Il testo, intitolato “Un’altra Agenda. Le proposte del CNCA per un nuovo modello sociale ed economico”, nato dall’esigenza di un cambio radicale di rotta della politica sui temi dei diritti sociali e civili, è ora disponibile in una versione accorciata e graficamente più elaborata.
Scarica il volantone

Primo campionato di calcio delle comunità terapeutiche del CNCA: nella finale a Coverciano vince Cascina Contina
È stato un grande successo il Primo campionato di calcio delle Comunità terapeutiche appartenenti al CNCA. Per la finale, le squadre si sono date appuntamento il 3 dicembre a Coverciano, nella sede ufficiale della Nazionale italiana. La vincente del torneo del Centro nord ha incontrato la squadra che ha vinto la competizione del Centro sud. Cascina Contina di Rosate (Mi) si è aggiudicata il titolo battendo Emmaus di Foggia. Nella finale per il terzo e quarto posto la Comunità Betania di Marore di Parma ha sconfitto il Soggiorno Proposta di Ortona.
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Guarda le foto della finale sulla nostra pagina Facebook

Microsoft e CNCA insieme per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro
Sono tre le organizzazioni italiane – CNCA, Fondazione Cariplo, Mondo digitale – che riceveranno nel 2013 il sostegno di Microsoft Corporation attraverso YouthSpark, l’iniziativa globale lanciata lo scorso settembre dalla multinazionale americana per creare opportunità nel campo della formazione, dell’occupazione e dell’imprenditorialità. Il CNCA è coinvolto nella realizzazione del progetto “Giovani & lavoro. IT fattore abilitante”, un’azione rivolta a 3.000 ragazzi tra i 16 e i 28 anni in cerca di occupazione. Il 6 dicembre i rappresentanti di Microsoft e delle tre organizzazioni sopra citate si sono incontrate a Roma per un seminario che ha fatto il punto sulla situazione lavorativa dei giovani e sul ruolo degli enti non profit.
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“Parliamo ancora di comunità”, nuovo documento sulle comunità per bambini e adolescenti
“Parliamo ancora di comunità” è il risultato del lavoro di analisi e di ricerca del Gruppo tematico Infanzia, Adolescenza e Famiglie del CNCA, coordinato da Liviana Marelli. Il testo contiene informazioni e riflessioni sui minorenni fuori famiglia e sulle comunità che se ne prendono cura. Il documento è stato presentato al seminario “Le comunità di accoglienza per bambini e famiglie in Italia. Quando e perché la comunità è una risposta”, all’interno del Trentennale della Federazione.
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Il Comune di Roma chiude quasi tutti i centri diurni e notturni. Denuncia dei gruppi CNCA
Nella lunga battaglia che ha visto opposti il Comune di Roma, e in particolare l’Agenzia comunale per le tossicodipendenze, e i gruppi del CNCA Lazio insieme alla rete Social Forum, si registra l’ennesimo duro, e sbagliato, provvedimento dell’amministrazione capitolina: la chiusura di quasi tutti i centri diurni e notturni della Capitale. Le organizzazioni aderenti al CNCA Parsec, Il Cammino e Associazione La Tenda denunciano proprio l’operato dell’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze di Roma che “lo stesso giorno in cui autocelebra in Campidoglio i suoi sedicenti (in)successi impedendo qualsiasi dialogo e togliendo la parola in maniera autoritaria agli operatori e ai cittadini intervenuti, chiude sotto le festività natalizie servizi rivolti a senza fissa dimora tossicodipendenti. Con questo ulteriore taglio, dei sei Centri Diurni e tre Centri Notturni di cui era dotata la città, Roma avrà dal primo gennaio 2013 un solo Centro Notturno e un solo Centro Diurno. Per l’agenzia questi cittadini in grave difficoltà potranno contare soltanto sui ponti di Roma Capitale.”

DAL TERZO SETTORE 

Campagna Mettiamoci in gioco: “Tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro i costi sociali e sanitari annui del gioco d’azzardo patologico in Italia”
La campagna “Mettiamoci in gioco” – a cui aderisce anche il CNCA – lo scorso 4 dicembre ha presentato al Senato un dossier sui costi sociali e sanitari del gioco d’azzardo. All’interno dell’iniziativa Libera ha reso noto il dossier “Azzardopoli 2.0” sulla presenza delle mafie nel settore. La campagna stima in una cifra compresa tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro annui i costi sociali e sanitari che il gioco d’azzardo patologico comporta per la collettività. A questi vanno aggiunti 3,8 miliardi di euro di mancato versamento dell’iva, nel caso in cui i 18 miliardi di euro, sul fatturato complessivo, che non tornano ai giocatori in forma di montepremi fossero stati spesi in altri consumi (con iva al 21%). Ma ci sono poi i costi non facilmente stimabili, che riguardano l’aggravarsi di fenomeni sociali rilevanti: le infiltrazioni mafiose nei giochi, la crescita del ricorso all’usura, il peggioramento delle condizioni delle persone più fragili e povere, maggiormente esposte alla seduzione di slot e biglietti della lotteria, i sussidi da versare a chi si rovina giocando, l’incremento delle separazioni e dei divorzi, un aumento impressionante di giocatori tra i minorenni. All’indomani della presentazione dei dati, la campagna ha organizzato una serata evento per sensibilizzare i cittadini sulla diffusione e i rischi del fenomeno del gioco d’azzardo. Esperti del settore e alcuni artisti, tra cui Mimmo Locasciulli e Andrea Satta dei Têtes de Bois, si sono dati appuntamento al Nuovo Cinema Palazzo a Roma.
Leggi il comunicato stampa e scarica i due dossier.
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La Controfinanziaria di Sbilanciamoci!
È ora disponibile on line la 14esima edizione del rapporto della campagna Sbilanciamoci! “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, di fatto una controfinanziaria. Il Rapporto di quest’anno, 186 pagine di proposte, analisi, soluzioni e idee concrete per uscire dalla crisi salvaguardando i diritti, oltre ad analizzare criticamente le politiche del governo italiano e di Unione e Commissione europea, formula ben 94 proposte specifiche e dettagliate (in una “manovra” da 29 miliardi di euro) sia per le entrate e per le uscite, che per le riduzioni della spesa pubblica come gli stanziamenti per la Difesa o le “grandi opere”.
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La legge equipara i figli naturali ai figli legittimi. La soddisfazione e le perplessità del CNCA e altre organizzazioni
Lo scorso 28 novembre il Parlamento ha definitivamente approvato la legge che elimina ogni residua distinzione tra figlio legittimo e figlio naturale. Le organizzazioni che hanno realizzato un percorso per migliorare il Ddl “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali” – ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’infanzia), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità d’Accoglienza) e UNICEF Italia – esprimono la propria soddisfazione per il superamento della discriminazione tra i figli nati fuori e dentro il matrimonio, ma allo stesso tempo rinnovano il proprio dissenso per aver utilizzato questo importante disegno di legge per introdurre norme peggiorative per l’attuazione dei diritti dei minorenni.
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La rete “Crescere al Sud” denuncia in un rapporto la povertà minorile nel Mezzogiorno
“Fare comunità educante: la sfida da vincere” è il titolo del rapporto di Crescere al Sud – la rete di organizzazioni attive nel Mezzogiorno promossa da Save The Children e Fondazione con il Sud – che denuncia la grave situazione di povertà che subiscono tanti bambini e adolescenti che vivono in questa parte del Paese.
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21 dicembre 2012, la profezia dei Maya si avvera… per i servizi sociali ed educativi di Napoli!
Da anni ormai gli operatori sociali, gli utenti dei servizi sociali, le loro famiglie, tanti cittadini si battono per non far chiudere quel che resta del welfare napoletano. Ma le risposte della politica restano inadeguate. Il 21 dicembre scorso, perciò, il comitato “Il welfare non è un lusso” ha organizzato una manifestazione per far presente che, nel capoluogo campano, la terribile profezia dei Maya si sta avverando: è la fine del mondo dei servizi sociali ed educativi della città!
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Lazio, il Social Pride indica le priorità per la Regione
La rete di organizzazioni e operatori sociali laziali Social Pride – a cui aderisce anche il CNCA Lazio – ha presentato un documento sulle “priorità regionali” in vista delle prossime elezioni.
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Rapporto sulla Trasparenza nelle amministrazioni pubbliche di Cittadinanzattiva e Fondazione Etica
In Italia la corruzione continua a crescere, ma le Pubbliche amministrazioni sono ferme al palo in tema di trasparenza, come dimostrano i dati contenuti nel “Rapporto sulla trasparenza nelle amministrazioni pubbliche”, promosso da Cittadinanzattiva in partnership con Fondazione Etica. Il documento è stato presentato a Roma il 18 dicembre nell’ambito dell’evento “Crisi Italia, non è solo un problema di soldi. Arginare la corruzione per favorire l’efficienza della P.A.”
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APPUNTAMENTI 

31 Gennaio 2013, Como
“Tessere per il futuro – Tutela dei minori oggi, crescita delle società domani”
Convegno organizzato per celebrare il decennale dell’Associazione Coordinamento Comasco delle realtà di accoglienza per minori. Tra i collaboratori anche il CNCA.
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DA “REDATTORE SOCIALE”

Definiti i nuovi Lea: ecco le novità. Balduzzi: “Risposta a molte sofferenze”
Prima della fine dell’anno è stato approvato l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Riferimento prioritario a patologie croniche e rare, ludopatia e epidurale. Provvedimento inviato al ministero dell’Economia

Roma, 2 gennaio 2013 – Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha approvato l’aggiornamento dei Lea. “Si tratta – dichiara il ministro – di una risposta concreta a molte persone e a molte famiglie che soffrono. Anche nelle difficoltà economiche il nostro Servizio sanitario nazionale si dimostra capace di dare risposte concrete”. Ora, come viene precisato dal ministero, il provvedimento – che dovrà essere adottato con Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, è stato inviato per il concerto al ministero dell’Economia e delle finanze e dovrà acquisire l’intesa della Conferenza Stato-Regioni, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti che si potranno esprimere anche a Camere sciolte. Prioritario è il riferimento alla disciplina di esenzione per le patologie croniche e rare e alle prestazioni di prevenzione e cura della ludopatia e all’epidurale. Per la formulazione della proposta di aggiornamento, dice il ministero, è stata creata una rete di referenti regionali, “anche al fine di valutare e tenere in debito conto l’esigenza di non creare disagi al cittadino e di non rendere difficoltose le procedure amministrative”. Per alcune patologie di particolare complessità sono stati creati specifici gruppi di lavoro che hanno approfondito le problematiche relative alla malattia diabetica, alle malattie dell’apparato respiratorio, alle malattie reumatologiche, nefrologiche e gastroenterologiche, con il coinvolgimento di numerosi specialisti ed esperti.
Malattie rare e patologie croniche. Più in dettaglio, oltre a 110 nuove malattie rare entrano nei Lea 5 patologie croniche:  le broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) al II stadio (moderato), III stadio (grave), e IV stadio (molto grave), comunemente conosciute come enfisema polmonare e broncopolmonite cronica. Le osteomieliti croniche, cioè malattie croniche infiammatorie delle ossa. Le patologie renali croniche (con valori di creatinina clearance stabilmente inferiori a 85 ml/min). Il rene policistico autosomico dominante. La sarcoidosi al II, III e IV stadio, cioè malattie che interessano più tessuti e organi con formazioni di granulomi e che comportano problemi polmonari, cutanei e oculari. Nei Lea entra anche la sindrome da Talidomide.
Ludopatia. L’articolo 5 del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, prevede l’inserimento nei Lea delle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione della ludopatia. In attuazione del dettato normativo, il provvedimento include esplicitamente le persone affette da questo tipo di dipendenza tra coloro cui sono rivolti i servizi territoriali per le dipendenze (SERT, Centri diurni, ecc.) già attivi nelle Asl, e modifica la definizione del sotto-livello di assistenza, attualmente riportata nel dPCM 29 novembre 2001 come “Attività riabilitativa sanitaria e sociosanitaria rivolta alle persone dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope o da alcool”,  riformulandola come “Assistenza socio-sanitaria alle persone con dipendenze patologiche o comportamenti di abuso di sostanze”. Si afferma quindi il principio che le persone con ludopatia hanno diritto ad accedere al Ssn per ricevere le prestazioni di cui hanno bisogno, al pari dei soggetti con altre forme di dipendenze
patologiche, senza che questo comporti ulteriori oneri dal momento che le Regioni non saranno tenute ad istituire servizi ad hoc.
Appropriatezza della assistenza specialistica ambulatoriale. Il provvedimento introduce anche misure per favorire l’appropriatezza dell’assistenza specialistica ambulatoriale e conseguire una riduzione degli oneri a carico del Ssn per tale livello di assistenza. In particolare le Regioni dovranno attivare programmi di verifica sistematica dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa dell’assistenza specialistica ambulatoriale, attraverso il controllo delle prestazioni prescritte ed erogate a pazienti con specifiche condizioni cliniche e, comunque, di almeno il 5% delle  prestazioni prescritte, effettuando cioè un controllo sulle ricette. Per favorire lo svolgimento dei controlli, si prevede l’obbligo del medico proscrittore di indicare nella ricetta il quesito o il sospetto diagnostico che motiva la prescrizione, pena la inutilizzabilità della ricetta stessa. Inoltre, si forniscono in un allegato le “indicazioni prioritarie” per la prescrizione di prestazioni di diagnostica strumentale frequentemente prescritte per indicazioni inappropriate.
Epidurale. Viene prevista nei Lea la maggiore diffusione dell’analgesia epidurale, prevedendo che le Regioni individuino nel proprio territorio le strutture che effettuano tali procedure e che sviluppino appositi programmi volti a diffondere l’utilizzo delle procedure stesse.

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“Tassa sulle transazioni finanziarie all’italiana? Solo un punto di partenza”
La Campagna ZeroZeroCinque: “Per la prima volta in Italia viene introdotta una tassa sulle transazioni finanziarie ma questa norma non può bastare per contrastare efficacemente la speculazione finanziaria e la finanza casinò”

Roma, 21 dicembre 2012 – “Con l’approvazione della legge di stabilità, arriva l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie, ma con la nuova formulazione ‘minimalista’ presentata dal Governo in corso di dibattito parlamentare, che ha chiaramente ceduto alle  pressanti richieste delle lobby finanziarie, tese a ridurre l’efficacia di applicazione di questa tassa. Il tutto è avvenuto nel giro di  poche ore, complice la frenetica accelerazione del dibattito parlamentare di fronte a un Governo dimissionario, che ha annullato di fatto quell’opportuno confronto parlamentare richiesto dalla Campagna ZeroZeroCinque, sostenuta da oltre 50 organizzazioni della società civile (sindacati, ong, associazioni di cittadini)”. Questo il commento proprio della campagna ZeroZeroCinque, secondo cui la tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) “è stata presentata dal premier Monti come una tassa anti-speculazione, ma guardando nel dettaglio le norme adottate, si notano molti rilevanti limiti”. Limiti cheb la campagna elenca.
”La tassa – si legge  – sarà applicata al ‘valore del saldo netto delle transazioni regolate giornalmente, relative al medesimo strumento finanziario e concluse nella stessa giornata operativa da un medesimo soggetto, ovvero il corrispettivo versato’.  Questa norma non aiuta ad arginare il fenomeno dell’high frequency trading, ossia le operazioni più altamente speculative: la tassa deve applicarsi alla singola operazione e non al saldo netto di fine giornata come previsto nell’attuale normativa”.
Inoltre, “risulta inopportuna la prevista esenzione dei fondi pensione. Al contrario, l’applicazione della tassa a questi fondi ne avrebbe permesso una stabilizzazione nel lungo periodo tutelandoli da attività speculative a breve termine. I fondi pensione i gestori hanno un conflitto d’interesse che li porta a fare troppe transazioni e la stessa Ue nelle sue simulazioni ritiene non valida l’idea di esentare i fondi pensione”.
”La normativa attuale – continuano i promotori della campagna – ha di fatto esonerato i derivati dall’applicazione della Ttf, relegandola ai soli derivati su azioni che rappresentano in Italia solo il 2,7% di tutti i derivati Otc (dati Bankitalia – giugno 2012). Questo implica che non si frenano alcuni degli strumenti più speculativi, e si riduce di fatto la base imponibile della Ttf. Inoltre, prevedere un ammontare fisso della tassa per gli scaglioni più alti di certo avvantaggia i grandi operatori”.
E il gettito di questa Ttf? Andrea Baranes, portavoce della Campagna ZeroZeroCinque, spiega che “non è stata prevista alcuna destinazione specifica del gettito ad obiettivi di utilità pubblica, la Ttf è stata chiaramente voluta come risorsa aggiuntiva a copertura di bilancio. Come  Campagna chiediamo invece che il gettito sia vincolato alla promozione di  politiche per il welfare, per la cooperazione internazionale e per la lotta ai cambiamenti climatici”.
Sulle questioni aperte la Campagna ZeroZeroCinque, in quanto coalizione di associazioni di cittadini che rappresentano un gran numero di utenti, consumatori e investitori, chiede  impegni concreti a candidati  e forze politiche già a partire dalla prossima campagna elettorale.

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

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