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Consulta Aids: le associazioni scrivono al ministro

Chiesti alcuni cambiamenti per rendere davvero efficace il lavoro dell’organismo

La Consulta nazionale Aids – di cui fa parte la nostra Federazione – ha scritto questa lettera al ministro della Sanità Balduzzi.

Illustrissimo signor Ministro,

Le scriviamo in ragione dell’imminente scadenza della Consulta delle Associazioni di lotta contro l’AIDS del MdS.

Il lavoro di questi 4 anni per noi è stato intenso ed estremamente faticoso. Delle istanze sottoposte dalla Consulta all’attenzione del Suo ministero e a quello di altre autorità riguardanti importantissimi temi correlati all’HIV, poche hanno trovato risposta.

Inoltre, il meccanismo di funzionamento della Consulta e la reale interlocuzione con il Suo ministero e con la Commissione Nazionale AIDS a nostro avviso richiedono la definizione di alcuni elementi cardine per una futura fattiva cooperazione qualora Lei deciderà di rinominarla come tutti ci auguriamo.

Per questa ragione inviamo alla Sua attenzione questi punti per noi fondamentali chiedendo che siano al più presto resi operativi da parte del Suo Ministero.

  • chiarire che la Consulta ha un ruolo di rappresentanza della società civile;
  • rispettare le decisioni assunte democraticamente dalla Consulta. La decisione unilaterale del Ministero di sottoporre a bando i progetti da realizzare con la dotazione finanziaria della Consulta, sulla base della richiesta di una sola organizzazione, ci pare delegittimante del senso originario di quanto contenuto nel testo della legge finanziaria che recita: “La Consulta può dare incarico ad esperti di redigere pareri e studi…”, e presente nei successivi decreti di rinnovo;
  • valorizzazione e riconoscimento del lavoro svolto dalla Consulta anche attraverso la creazione di uno spazio web sul portale del MdS che possa dare conto dei lavori della Consulta stessa in funzione di una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini e delle cittadine, e che ospiti la pubblicazione delle ricerche commissionate dalla Consulta;
  • snellimento nel numero dei/delle partecipanti e adeguamento della composizione tenendo conto del mutamento del quadro epidemiologico e includendo quindi rappresentanti di gruppi di popolazione oggi non direttamente rappresentati;
  • snellimento e la modifica nella composizione della Commissione Nazionale AIDS che includa professionalità e rappresentanti delle diverse istituzioni per meglio affrontare le tematiche che l’HIV pone e per rispondere in maniera più adeguata ai bisogni delle PLWHIV, che non sono più solamente clinico trattamentali, ma anzi diventano sempre più di carattere sociale;
  • abolizione del Comitato di Presidenza e qualora Lei decida di mantenerlo, che deve necessariamente comprendere anche rappresentanti della Consulta.

Augurandoci di averLa tra noi nella riunione della Consulta del 26 novembre.

Rispettosamente

ALA, ANLAIDS, Associazione Politrasfusi Italiani, ARCHE’, ARCIGAY, BALNE, CARITAS, CICA, CNCA, Comunità di San Benedetto al Porto, Comunità di Sant’Egidio, Comunità di San Patrignano, CRI, Dianova, GAYNET, Gruppo Abele, LILA, Mario Mieli, NADIR, Villa Maraini

CNCA
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