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Banca etica, Cisl, Acli e Arci a favore di Zerozerocinque, per la tassazione sulle transazioni finanziarie

Una piccola tassa sulla speculazione, una grande risorsa per tutti

www.zerozerocinque.it

Da Terrafutura Banca Etica, Cisl, Acli e Arci chiedono

una tassa sulle transazioni finanziarie

Decolla anche in Italia la Campagna per chiedere a Tremonti e al G20
di approvare una mini-tassa (0,05%) su tutte le transazioni finanziare per frenare le speculazioni e finanziare politiche sociali, ambientali e di cooperazione

Il gettito stimato: almeno 655 miliardi l’anno su scala mondiale
per coprire i costi della crisi

Firenze, 29 maggio 2010_Una mini tassa dello 0,05% su ogni transazione finanziaria potrebbe dare una significativa boccata d’ossigeno alle casse pubbliche dei Governi occidentali, messe a dura prova dai salvataggi bancari del 2008/2009 e dalle misure necessarie per contrastare la crisi economica. Il gettito stimato ammonterebbe a 655miliardi di dollari annui su scala mondiale da utilizzare per rilanciare le politiche sociali, ambientali e di cooperazione allo sviluppo.

La richiesta di introdurre questa tassa è stata lanciata oggi a gran voce dalle organizzazioni promotrici di Terrafutura, l’evento interamente dedicato alla sostenibilità e all’economia sociale che da 7 anni si svolge a Firenze, presso la Fortezza Da Basso. Sistema Banca Etica, le Acli, l’Arci, la Cisl, insieme alla Regione Toscana, hanno invitato i cittadini italiani a unirsi alla campagna internazionale che chiede al G20 di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). In Italia questa proposta è sostenuta anche dalle principali reti di ONG e associazioni: da Social Watch a Focsiv, dal WWF a Legambiente, da Attac all’Azione Cattolica, da Manitese alle associazioni di consumatori (Adiconsum a Cittadinanza Attiva), che insieme a molti altri soggetti chiedono che i costi della crisi siano pagati almeno in parte da quei mercati finanziari che hanno contribuito massicciamente a scatenarla.

Il presidente di Banca popolare Etica, Ugo Biggeri ha ricordato che «Oggi il clima politico a livello internazionale sembra finalmente favorevole all’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. La crisi ha posto sotto gli occhi di tutti gli effetti devastanti della finanza speculativa. Noi che da oltre 10 anni pratichiamo e sperimentiamo la finanza etica in Italia e ci battiamo contro le speculazioni guardiamo con estremo interesse alle posizioni dei molti Capi di Stato e di Governo che si sono detti favorevoli a questa misura di regolamentazione politica della finanza. Economisti di primo piano quali il premio Nobel Joseph Stiglitz stanno rilanciando a livello globale la tassa sulle transazioni, i capi degli esecutivi di Inghilterra, Francia, e Germania si sono dichiarati favorevoli; lo stesso vale per il Consiglio d’Europa, e il Parlamento Ue. A livello internazionale si stanno già mobilitando molte campagne. Siamo convinti che sia il momento di agire anche in Italia».

Il meccanismo della tassa è stato illustrato da Andrea Baranes, ricercatore della Campagna per la riforma della Banca Mondiale e per la Fondazione Culturale di Banca Etica: «La tassa sulle transazioni finanziarie sarebbe anche un ottimo strumento per permettere alla politica di regolamentare i mercati finanziari. Una tassazione dello 0,05%, infatti, non scoraggerebbe certo quegli investitori che operano sui mercati con ottica di lungo periodo e che mettono i propri risparmi a disposizione di aziende che operano nel mondo dell’economia reale. Essa sarebbe tuttavia un valido deterrente per chi usa la finanza solo per speculare: quegli operatori che comprano e vendono strumenti finanziari centinaia o anche migliaia di volte in un giorno, rendendo i mercati instabili e volatili, sarebbero costretti a pagare lo 0,05% su ogni transazione».

Giacinto Palladino per la Fiba/Cisl ha ricordato come «Il ricorso imponente alla finanza speculativa da parte delle grandi banche d’affari è diventato elemento prevalente rispetto al ruolo di sostegno al lavoro, alle famiglie e allo sviluppo. Il sistema finanziario ha creato un evidente squilibrio economico con un rischio che è stato caricato alla collettività, ai contribuenti. La tassa sulle transazioni finanziarie di carattere speculativo avrebbe il pregio – come affermato dall’economista Paul De Grauwe – di far pagare un prezzo assicurativo contro tale rischio. Ne sosteniamo con forza l’introduzione per investire in coesione sociale, nel lavoro e per contrastare la povertà».

Sulla stessa linea anche gli interventi di Paolo Beni, presidente nazionale di Arci e di Soana Tortora, responsabile pace e stili di vita di Acli, che hanno ricordato come proprio in questi giorni in Italia ci confrontiamo con una manovra correttiva da 24 o 25 miliardi per cercare di rimediare ai disastri combinati dalla finanza speculativa e alla situazione della Grecia e dell’euro, una misura come la FTT avrebbe un impatto estremamente positivo diverse direzioni.

Per maggiori informazioni e per firmare la petizione: www.zerozerocinque.it

Chiara Bannella – Ufficio stampa Sistema Banca Etica
cbannella@bancaetica.com
06-64940000

334-6883414

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