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”I diritti alzano la voce”, mobilitazione in 50 città italiane

Domani in tutta Italia iniziative per far conoscere la campagna e raccogliere firme in favore delle ”10 proposte per un’Italia civile”

Vogliamo la riforma del welfare!
Mobilitazione nazionale in 50 città italiane

Domani la campagna “I diritti alzano la voce” organizza la raccolta di firme
in favore delle “10 proposte per un’Italia civile”

Roma, 26 febbraio 2010

Domani, in circa 50 città italiane, la campagna “I diritti alzano la voce” organizza numerose iniziative per far conoscere le sue proposte alla cittadinanza, al mondo politico e istituzionale, ai media. E per raccogliere firme in favore delle sue “10 proposte per un’Italia civile”.

Conferenze stampa, banchetti, stand, incontri saranno attivati a Milano, Genova, Padova, Bologna, Roma, Perugia, Pescara, Napoli, Bari. Ma anche in tante città medie e piccole, in quella che sarà la prima mobilitazione nazionale della campagna, con lo slogan “Cara politica, sui diritti delle persone non ne hai azzeccata una!”.

In particolare, segnaliamo l’iniziativa organizzata dal Gruppo regionale Friuli Venezia Giulia che, facendo muovere i suoi aderenti attraverso due treni, assicurerà la distribuzione di materiali informativi e la raccolta firme nelle stazioni ferroviarie di Triste, Udine, Pordenone, Gorizia. Tutti i partecipanti confluiranno proprio a Udine per una conferenza stampa che si terrà presso la stazione.

Il Gruppo regionale dell’Emilia Romagna, invece, ha preparato un video in cui viene data voce ai presidenti di tutte le organizzazioni aderenti a livello locale. Lo potete visionare su YouTube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=15r-7Z4ns3M.

Le “10 proposte” – sulle quali è organizzata la raccolta di firme – riguardano aspetti centrali per un nuovo welfare: varare i Livelli essenziali di assistenza da garantire su tutto il territorio nazionale; estendere l’indennità di disoccupazione a tutti i disoccupati e limitare l’uso dei contratti flessibili affinché non si traducano in precarietà; introdurre il reddito minimo di inserimento; dotare il Fondo nazionale per la non autosufficienza di risorse adeguate; definire un Piano nazionale per la chiusura degli istituti segreganti per le persone con disabilità; investire nella formazione degli adulti e in progetti di riqualificazione professionale per disoccupati e cassintegrati; dare la cittadinanza e il diritto di voto ai migranti che da cinque anni risiedono in Italia, riconoscendo come italiani i figli degli stranieri che nascono nel nostro paese; aumentare le risorse destinate all’aiuto ai Paesi poveri dallo 0,16% allo 0,7% entro il 2015; riformare il sistema carcerario, ricorrendo alle misure alternative quando non c’è pericolosità sociale; combattere l’evasione fiscale e usare le risorse incassate per garantire i diritti sociali.

Per maggiori informazioni vai sul sito della campagna: www.idirittialzanolavoce.org.

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