Presa di posizione del CNCA. Garantire la possibilità per i minori di vivere nel proprio contesto di vita
COMUNICATO STAMPA
CNCA: “Haiti, non permettere
l’assalto ai bambini”
Va garantita, prima di tutto, la possibilità per i minori di vivere
nel proprio contesto di vita, evitando sottrazioni e traffici più o meno illegali
Roma, 25 gennaio 2010
Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime la propria forte preoccupazione per le forme improvvisate di “adozioni” e/o di temporanei collocamenti di bambini haitiani fuori dal proprio territorio nazionale a seguito delle drammatiche condizioni provocate dal terremoto.
Riteniamo sia fondamentale – e in tal senso sollecitiamo i ministeri competenti e le istituzioni preposte – vigilare attentamente perché non si attui alcuna forma di sottrazione di minore o, peggio, di traffico di minori.
Concordiamo con altre organizzazioni non governative e associazioni nell’affermare che le istituzioni e la società civile devono impegnarsi a sostenere azioni dirette prioritariamente a garantire ai bambini di Haiti cure e assistenza nel proprio contesto abituale di vita. Va perseguito, prima di tutto, l’obiettivo del ricongiungimento con la propria famiglia (o parti di essa), con parenti o con adulti significativi della loro rete relazionale preesistente, al fine di garantire il loro diritto all’identità e alla propria storia.
Per questo, devono essere destinate risorse economiche adeguate affinché possano essere superate – dalle famiglie e dagli adulti della comunità locale che accolgono i minori soli – le evidenti difficoltà conseguenti al sisma.
Coerentemente con i principi della Convenzione dell’Aja, riteniamo che l’opportunità di ricorrere all’adozione internazionale dovrà, pertanto, essere presa a favore dei bambini dichiarati adottabili dalle autorità competenti e per i quali si sia verificata scrupolosamente e con rigore l’impossibilità documentata di trovare – in tempi congrui – idonea famiglia adottiva nel proprio contesto d’origine.