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Non c’è più il futuro di una volta… prepariamone un altro!

Convegno promosso dal CNCA Lombardia (Milano, 7 gennaio)

Il CNCA Lombardia organizza, presso gli spazi della Triennale nell’ambito della manifestazione “La città fragile”, un convegno intitolato “Fratelli o coltelli. Non c’è più il futuro di una volta… prepariamone un altro!”.

L’evento – che avrà luogo il 7 gennaio – vede la partecipazione, tra gli altri, di Aldo Bonomi, fondatore del consorzio Aaster, e di don Renato Rebuzzini, tra i fondatori del CNCA.

Scarica la locandina dell’incontro

Qui sotto pubblichiamo la presentazione del convegno fatta dagli stessi promotori.

L’utopia: “Lei è all’orizzonte” dice Fernando Birri
“Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare.”

e. galeano

Il 7 gennaio 2010, presso la Triennale di Milano, il CNCA Lombardia presenta il secondo appuntamento di “COSÌ VICINI COSÌ LONTANI”, tenendo fede all’impegno di proporre un incontro all’anno che promuova l’obiettivo di aiutare le persone delle nostre organizzazioni a riconoscere, ripensare e riattraversare il proprio rapporto con il sogno/utopia, condiviso ed organizzato: il sogno che orienta, sostiene, incoraggia, pungola.

Ma – anche – il sogno che non può più essere inteso come 20 anni fa: in un momento storico in cui il sogno/utopia fa fatica ad innalzarsi ed emergere – poiché schiacciato dalle zavorre e dagli ingombri dell’individualismo – occorre accettare la realtà/situazione attuale da cui, realisticamente, partire.

Ecco allora la proposta di quest’anno:

FRATELLI O COLTELLI

“non c’è più il futuro di una volta…”: prepariamone un altro!

Fratelli o coltelli: siamo di fronte a un bivio, come enti e operatori delle comunità d’accoglienza, tra “comunità del rancore” e “comunità di cura”?

Come parlare e farci capire in contesti dove sembrano prevalere l’individualismo, l’egoismo, il “fattiicazzituoi”?

Come riorientarci quando le nostre categorie interpretative sembrano non funzionare più e ci isolano in soliloqui inutili e inefficaci?

E noi, al nostro interno, come gestiamo il nostro rancore, le nostre derive individualiste (di singoli o di gruppi)?

Può la categoria della fraternità offrire possibili nuovi approcci al futuro per le nostre comunità?

Confliggere o allargare il consenso e la contaminazione: come assumere in senso fecondo questa ambivalenza, che può anche non essere dicotomica?

Non si tratta di negare il conflitto: ma è possibile portarlo ad una evoluzione diversa, trasformandolo in strumento di dialogo e quindi di crescita per tutti?

Il nostro appuntamento è inserito all’interno della manifestazione “La città fragile” a cura di Aldo Bonomi.

(http://www.triennale.it/index.php?id=1&tbl=0&idq=979)

È un’occasione in più per approfondire questi aspetti così determinanti per la nostra quotidianità.

Al 7 gennaio.

CNCA
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