Si è tenuto a Bologna il seminario “La mossa del cavallo”
Mercoledì 25 marzo 2009 il Gruppo Tematico Politiche giovanili del CNCA ha proposto ai gruppi del Centro Nord il laboratorio “La mossa del cavallo: ritrovare senso all’agire educativo nelle politiche giovanili”.
“Viviamo in una società in cui i cambiamenti sono rapidi e continui: alcuni di questi ci riguardano da vicino e interrogano il nostro modo di essere operatori sociali. Questo seminario intende partire dalla sensazione di spiazzamento che spesso avvertiamo nel nostro operare e proporre un cambiamento di prospettiva, una ‘mossa del cavallo’ che ci proietti in nuovi scenari, dove ripensare e ritrovare senso all’agire educativo nelle politiche giovanili. Da tempo sosteniamo che i giovani non sono un problema (cui rispondere con appostiti servizi) ma sono anzitutto cittadini (da valorizzare per le risorse che possono mettere in campo). Oggi questa affermazione non è solo un’idea ‘valoriale’, ma una necessaria premessa per parlare di politiche giovanili. È per questo che sempre più spesso si sente parlare di ‘accesso alle opportunità’ e di ‘acquisizione di competenze’: sono le strategie proprie delle politiche giovanili. Queste strategie sono utilizzate sia nelle politiche per l’autonomia (permettere a ciascuno di camminare con le proprie gambe), sia nelle politiche per la cittadinanza attiva (permettere a ciascuno di fare qualcosa per il proprio territorio).”
A partire da questa provocazione più di 60 operatori si sono ritrovati presso la sede della coop. La Rupe a Sasso Marconi (BO) per interrogarsi e interrogare il proprio modo di essere operatori sociali.
La mattinata si è aperta con due interventi/sollecitazioni che hanno permesso di inquadrare i cambiamenti in atto e definire i concetti chiave attorno a cui confrontarsi. I quattro gruppi di lavoro si sono, quindi, mossi sulle seguenti definizioni: “Autonomia”, “Partecipazione e Cittadinanza”, “Opportunità”, “Competenze”, provando a declinare questi concetti nell’agire quotidiano, mettendo in discussione sia se stessi che i servizi di appartenenza. Nel pomeriggio si è provato a fare sintesi e a connettere le riflessioni di ciascun gruppo.
A sera, tornando a casa, serpeggiava tra tutti la voglia di continuare a porsi domande e cercare risposte: il seminario ha centrato il suo primo obiettivo, stimolare un cammino di riflessione e confronto comune. Al gruppo nazionale Politiche giovanili spetta ora il difficile compito di indicare le prossime tappe di questo percorso e fare tesoro della disponibilità messa in gioco dagli operatori.
