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CNESC: ”Ridotti del 19% i posti disponibili per il servizio civile”

Scendono del 19% rispetto a quanto stabilito con la finanziaria 2007 e del 37% rispetto ai bandi del 2007 i posti disponibili per il servizio civile. La denuncia arriva dalla Conferenza nazionale enti servizio civile che chiede al nascente Governo “di investire sul Servizio Civile Nazionale, di credere in un’esperienza che rappresenta oggi, una delle poche azioni concrete di politiche giovanili e di difesa nonviolenta presenti in Italia, punto di riferimento per i paesi membri dell’Unione Europea”.

“Purtroppo ancora una volta il Servizio Civile Nazionale ha subito gli altalenanti umori della politica italiana con una scarsa coerenza del governo uscente che, dopo aver attestato negli anni precedenti gli avvii annui a circa 51.000 unità e aver stabilito un contingente per il bando 2008 di 39.500 volontari, ha ridotto drasticamente il numero dei posti che potranno essere messi a bando portandoli alla quota di circa 32.000. – lamenta il Cnesc – Una riduzione del 19% rispetto a quanto stabilito con la finanziaria e del 37% rispetto ai bandi del 2007 (escludendo i bandi straordinari destinati all”accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili)”. Una riduzione “incomprensibile”, trattandosi di fondi già accantonati dalla legge finanziaria 2007.

Per il Cnesc “il rischio di questa riduzione è da un lato quello di rafforzare ulteriormente la collocazione del Servizio Civile Nazionale ad esperienza di “nicchia”, rivolta, come dicono le ultime ricerche pubblicate, a giovani diplomati-laureati, incapace di garantire occasioni di crescita per i giovani specialmente di quelli più bisognosi di sperimentarsi in un’esperienza di cittadinanza attiva e solidale; dall’altro di vanificare l’investimento fatto dagli Enti per il suo funzionamento, in termini di organizzazione, progettazione, formazione delle risorse umane in ordine a garantire un Servizio Civile Nazionale di qualità”. La Conferenza ribadisce la necessità di una progettazione pluriennale, “che permetta una programmazione di medio-lungo termine del Servizio Civile Nazionale e che, visto il suo carattere costituzionale e per evitarne l’uso strumentale in un settore specifico, la competenza sia affidata alla Presidenza del Consiglio del Ministri”.

(5-5-2008. Fonte: Redattore Sociale)

CNCA
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