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Assemblea nazionale del 29 aprile, il CNCA cambia nome e statuto

Si fa seguito alle precedenti comunicazioni relative alla convocazione dell’Assemblea nazionale telematica del CNCA prevista per il giorno 29 aprile, spedite via email il 31 marzo e il 14 aprile, per comunicare alcune variazioni e specificazioni relative all’avviso di convocazione.

Variazioni e integrazioni:

  1. L’assemblea telematica avrà inizio alle ore 11,30 e terminerà alle 14.00 e non alle 16.00, diversamente da quanto comunicato in precedenza.
  2. L’assemblea ha carattere straordinario e ha come argomenti all’ordine del giorno i seguenti:
  • la modifica di tutti gli articoli dello statuto sociale vigente con adozione di un nuovo testo di statuto che, nel sostituire il previgente, consentirà alla associazione di dismettere la qualifica di APS e di assumere contemporaneamente quella di Rete associativa e di altro ente del terzo settore dotato di personalità giuridica;
  • nomina dell’organo di controllo;
  • varie ed eventuali

4. Per l’approvazione del bilancio consuntivo 2021 è convocata una nuova assemblea telematica, in prima convocazione il giorno sabato 30 aprile alle ore 7 e in seconda convocazione il giorno martedì 24 maggio alle ore 14,30.

5. È convocata infine una ulteriore assemblea nazionale in presenza a Napoli, nei giorni 30 giugno e 1-2 luglio. Seguirà invio ordine del giorno e programma dei lavori.

Specificazioni:

Il testo dello Statuto che vi presentiamo per l’approvazione è frutto del confronto sviluppato in Consiglio nazionale a partire dall’ottobre dello scorso anno. Le modifiche si sono rese necessarie a seguito dell’entrata in vigore del Runts nel novembre dello scorso anno.

Lo statuto era tuttavia già stato modificato nel giugno 2019, nell’assemblea nazionale di Napoli. In quella circostanza avevamo apportato le modifiche di legge obbligatorie a seguito dell’entrata in vigore del Codice del Terzo settore e si era avviato l’iter per dare vita ad un nuovo soggetto, CNCA Associazione di volontariato, che raggruppasse tutte le associazioni di volontariato presenti nel CNCA (profilo associativo maggiormente presente rispetto a quello delle sole Associazioni di promozione sociale). CNCA OdV ha completato il suo iter di costituzione lo scorso anno e siamo in attesa di ricevere conferma dell’avvenuta iscrizione al Runts. Cnca OdV è socio della Federazione nazionale CNCA e viceversa.

Con questa ulteriore modifica statutaria si completa l’iter di adeguamento dello statuto alle norme in vigore dopo l’entrata in vigore della legge di riforma del Terzo settore.

Di seguito vi evidenzio i principali cambiamenti che il Consiglio nazionale ha ritenuto opportuno introdurre:

  • il nuovo statuto consentirà al CNCA di iscriversi nella sezione Reti associative del Runts. Fino ad ora il CNCA era un’associazione nazionale di promozione sociale. Con le nuove norme del Codice del Terzo settore non avremmo più potuto dimostrare di avere i requisiti per essere riconosciuti come Aps. Nel medio-lungo termine vorremmo puntare a diventare una rete associativa rappresentativa di almeno 500 enti del terzo settore;
  • con questa modifica statutaria intendiamo far assumere al CNCA la personalità giuridica; per questo sarà presente il notaio ai nostri lavori, che avrà il compito di accertarsi che le modalità di svolgimento dell’assemblea siano conformi alla legge e acquisire agli atti la perizia giurata del revisore dei conti iscritto all’albo circa lo stato patrimoniale del CNCA;
  • cambia la denominazione, ma non l’acronimo. Da Coordinamento nazionale comunità di accoglienza a Coordinamento nazionale comunità accoglienti. Con questo – in estrema sintesi che sarà poi meglio esplicitata nel corso dell’assemblea – intendiamo significare che l’accoglienza è una qualità e una caratteristica che dovrebbe contraddistinguere i territori e i contesti di vita che abitiamo come realtà del terzo settore e non tanto e non solo la cifra distintiva dei nostri, pur necessari, servizi, interventi e strutture di accoglienza;
  • è stato individuato nell’Esecutivo nazionale, composto da 5 a 11 persone elette in seno al Consiglio nazionale, l’organo di amministrazione del CNCA. Nel precedente statuto era il Consiglio nazionale. Questo cambiamento si è reso necessario per evidenti ragioni di praticità nella gestione operativa dell’associazione. Pensate solo alla necessità di dover produrre i certificati antimafia in occasione di gare, se fosse rimasto il Consiglio nazionale (composto da 11 a 41 persone);
  • Il presidente di CNCA odv è candidato di diritto nel Consiglio nazionale del CNCA, come lo sono tutti i presidenti dei CNCA regionali (ex Federazioni regionali). Gli altri candidati al Consiglio nazionale sono individuati in una lista nazionale (come è attualmente);
  • a livello territoriale è stato codificato un livello organizzativo denominato Coordinamento locale, per distinguerlo dai CNCA regionali. E’ obiettivo del CNCA rete associativa nazionale che in ciascuna regione si riesca ad avere un numero sufficiente di soci per costituire un CNCA regionale (pari a 5). Qualora non si riesca a traguardare questo risultato, il Consiglio nazionale approva la costituzione di un Coordinamento locale del CNCA. Che però non ha seggio in Consiglio e non ha funzioni di rappresentanza. Il Coordinamento locale costituisce solo una forma transitoria per gestire la partecipazione, in vista della costituzione o ricostituzione di un CNCA regionale;
  • soni stati modificati, ampliandoli e attualizzandoli ai più recenti fronti di impegno della Federazione, gli scopi e le attività che il CNCA intende realizzare;
  • rispetto alla gestione della base associativa, sono state precisate le modalità per aderire: domanda e istruttoria da parte degli interessati da rivolgere al CNCA regionale o al Consiglio nazionale, qualora non presente un CNCA regionale. Delibera di ingresso del CNCA regionale ratificata poi dal Consiglio nazionale. Nel caso di enti di grandi dimensioni operanti su più regioni d’Italia, la decisione spetta al Consiglio nazionale sentiti i presidenti dei CNCA regionali dove sono presenti le sedi operative dell’ente che ha fatto domanda;
  • è stato abbassato il quorum per poter modificare ulteriormente lo statuto, ai 3 ottavi dei soci;
  • le quote associative sono stabilite dal Consiglio nazionale e non più dall’Assemblea, alla quale spetta di determinare i criteri generali in base ai quali stabilire l’ammontare delle quote.

Molti temi legati alla gestione concreta della vita associativa sono rimandati alla definizione di un regolamento attuativo dello Statuto, che dovrà essere approvato in occasione di una ulteriore assemblea nazionale, che vi anticipo si svolgerà in presenza a Napoli nei giorni 30 giugno e 1-2 luglio. Prossimamente riceverete apposita comunicazione con il programma dei lavori che si prospetta davvero ricco e stimolante.

Per quanto riguarda i regolamenti è mia intenzione proporre al Consiglio nazionale la costituzione di una commissione di lavoro per la stesura delle bozze di regolamento da portare poi in approvazione all’assemblea di Napoli. Gruppo di lavoro che vorrei fosse aperto anche alla partecipazione e al contributo di tutti gli associati interessati.

La modifica dello statuto seppure tappa necessaria per gli adeguamenti introdotti dal mutato quadro legislativo, penso sia una occasione importante per dare senso al percorso del nostro quarantennale, che si concluderà con l’assemblea elettiva di dicembre a Milano. Tanti sono gli appuntamenti che tutti assieme stanno dando senso e forma a questo percorso. La vostra partecipazione il 29 aprile sarà occasione anche per aggiornarvi di quanto ci si propone di fare a questo riguardo.

Vi aspetto numerosi.

Un abbraccio

Il Presidente
Riccardo De Facci

CNCA
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