Comunicato stampa
Casa Felicia Impastato, il Comune di Cinisi mantenga il possesso del bene
Sarebbe grave e sconcertante che, per un errore di procedura,
l’immobile tornasse nella disponibilità della famiglia Badalamenti
Roma, 9 marzo 2022
Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio sconcerto per il fatto che “Casa Felicia” – un bene confiscato alla famiglia Badalamenti e ristrutturato con fondi europei, dato in uso dal Comune di Cinisi all’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – possa tornare nella disponibilità della famiglia di Tano Badalamenti, per un errore procedurale compiuto al momento della confisca dell’immobile.
Il CNCA auspica che venga accolta la richiesta del Comune di Cinisi di mantenere la proprietà e il possesso del bene avvalendosi della facoltà della “restituzione per equivalente”. Sarebbe grave, infatti, che un luogo divenuto un segno forte di contrasto alla mafia, su cui la comunità locale ha investito risorse e passione, interrompa in modo così traumatico, prima di tutto dal punto di vista simbolico, la propria esperienza.
La Federazione è vicina a Giovanni e Luisa Impastato, a tutta l’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, socia del CNCA, e alle altre associazioni impegnate da tempo nella lotta alle mafie e per la crescita del territorio che si stanno battendo per preservare questo simbolo di speranza e di cambiamento.