Lettera inviata, tra gli altri, a Gentiloni, Orlando, Grasso, Boldrini
Agevolando, CISMAI, CNCA, CNCM, Villaggi SOS Italia e Progetto Famiglia – promotori della rete #5buoneragioni per accogliere i bambini e i ragazzi che vanno protetti – hanno inviato oggi una lettera sul “ddl 2284 (efficienza del processo civile) – relativamente agli articoli concernenti la giustizia minorile” al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ai presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini, ad Andrea Orlando, ministro della Giustizia, a Rosanna Filippin, relatrice commissione Giustizia del Senato, e ai componenti PD della commissione Giustizia del Senato, a Maria Elena Boschi, sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, ai parlamentari Felice Casson, Luigi Manconi, Gennaro Migliore, Francesca Puglisi, Sandra Zampa.
Nella lettera i firmatari ribadiscono che “riteniamo ancora necessario esprimere con determinazione il nostro totale dissenso in merito alla prevista abolizione dei Tribunali per i Minorenni e le Procure per i Minorenni così come abbiamo ampiamente e ripetutamente motivato – con competenza e chiarezza – da più di un anno attraverso numerosi convegni, documenti circostanziati diffusi e inviati alle parti coinvolte, incontri con Senatori e con la stessa On. Filippin e attraverso una petizione popolare che ha raccolto finora 26.192 firme di professionisti, operatori, responsabili istituzionali, cittadini e esponenti della società civile.”
Nel testo si sottolinea che “questa riforma è destinata a far retrocedere il nostro Paese di almeno 50 anni in materia di cultura e di giustizia per i minorenni e per le loro famiglie. L’allarme in proposito è stato lanciato da moltissimi autorevoli responsabilità nazionali e Europee: Lo ha ricordato con chiarezza la Dott.ssa Albano – Garante Nazionale per l’Infanzia – anche nella sua recente relazione al Parlamento; Lo chiede Nils Muizneieks – Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa -con la nota circostanziata inviata al Presidente Grasso il 9 maggio u.s., lo sostengono la quasi totalità degli Operatori che lavorano a contatto con la Giustizia Minorile: Giudici Minorili, Avvocati specializzati, il CSM, i Garanti Regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Terzo Settore, gli assistenti sociali, gli psicologi, gli educatori e i rispettivi organismi di rappresentanza nazionale. Lo chiedono i ragazzi che hanno sperimentato la relazione con il sistema della Giustizia minorile.”
I firmatari della lettera affermano come sia “irrinunciabile prevedere con chiarezza inequivocabile:
• La definizione del Tribunale unico per i minorenni e le relazioni familiari
• La garanzia di autonomia del Tribunale Unico, dotato di risorse adeguate
• La garanzia quindi di specializzazione e esclusività delle funzioni
• La garanzia di presenza dei Giudici Onorari quale garanzia di pluralità di sguardi nella co-costruzione di processi operativi e decisionali capaci di tener conto della peculiarità delle singole storie
• Il rispetto pieno delle titolarità e delle responsabilità istituzionali nella chiara e matura consapevolezza che la tutela dei diritti dei minorenni e delle loro famiglie non è questione esclusivamente legale ma richiede complessità di sguardi e di competenze professionali
• La consapevole rinuncia al “contraddittorio estremo” quale unico modello per gli aspetti processuali (in ambito civile) che prevede il contraddittorio anche nella fase di indagine psico-socio-ambientale e nella fase di trattamento e sostegno considerando l’attività svolta dai servizi sociali e sanitari (normativamente titolari della competenza in materia) a “carattere processuale” segnando, ancora una volta, una evidente non conoscenza e sottovalutazione delle diverse competenze che – con pari dignità – assolvono al compito e alla funzione pubblica di tutela dei diritti dei minorenni e delle loro famiglie.
Siamo sempre convinti e RICONFERMIAMO che l’unica strada da intraprendere per migliorare e implementare davvero il sistema della Giustizia minorile continui a essere LO STRALCIO DELLE PARTI DEL DDL 2284 RELATIVE ALLA GIUSTIZIA MINORILE e l’avvio di un TAVOLO DI LAVORO RAPPRESENTATIVO DI TUTTE LE ISTANZE CHE SI OCCUPANO DI DIRITTI E DI GIUSTIZIA MINORILE nel rispetto delle competenze, delle titolarità e delle diverse responsabilità evitando sguardi univoci e dunque imperfetti.”